Social Gonzi

Gonzo

 

gónżo agg. e s. m. (f. –a) [etimo incerto]. – Sciocco, sempliciotto, credulone: darla a bere ai g.; Han giudizioe non son gonzi Quei toscani bevitori (Redi).

Questa mattina il social network italico è tutto un pullulare di foto del neo presidente della Camera,  Roberto Fico che si reca al lavoro (tra l’altro è un mio dipendente) usando l’autobus. Commovente.

Nel 1993 Francesco Rutelli si spostava in motorino. Faceva il Sindaco di Roma e già allora suonava come rivoluzionario, ma internet non esisteva (o quasi), gli smartphone non erano ancora all’orizzonte e nessuno supponeva che da lì a poco avremmo vissuto l’era tragica dei selfie.

Per cui, il bel gesto, tale rimaneva. Poca enfasi. Lo sapevano i romani, quelli che andavano spesso a Roma (l’ho incrociato almeno un paio di volte), quelli che compravano i giornali con la cronaca di Roma.

C’è un però. Non basta. A me, che un politico sia morigerato fino al pauperismo (se guadagni 14 mila euro al mese, la scelta pauperista è puramente teorica, perchè sei ricco), interessa poco, anzi pochissimo. Lo posso anche apprezzare, sia chiaro, ma qui di Giuseppe Dossetti all’orizzonte non ne vedo.

Prendere il bus seguito dal tuo Social Media Manager o dal giornalista de Il Fatto Quotidiano  è solo pura (e anche legittima) propaganda. Nulla di nuovo sotto il sole, non siamo di fronte alla riedizione spaghettara della rivoluzione russa del 1917.

A me interessa che un amministratore pubblico faccia bene il proprio mestiere, che venga pagato bene (anche molto bene), perchè ciò che fa è molto importante, e che risponda delle sue azioni prima di tutto alla legge e poi a chi lo lo paga (io che scrivo, tu che leggi).

A proposito: tutti i parlamentari eletti nel M5S (compreso Roberto Fico) verseranno ogni mese 300 euro alla Casaleggio Associati.

Ecco, avrei una domanda. Perchè con i miei soldi dovrei finanziare un’ impresa privata che sviluppa software? Gli eletti degli altri partiti versano (fin dagli albori della Repubblica, non da ieri mattina) un contributo al proprio partito, che è un’ associazione formata da persone (cioè noi) e che non ha fini di lucro. In teoria come una bocciofila. Poi vabbè,  sappiamo quanto male se la siano gestita nel tempo, ma a me lo scazzo rimane.

Con i miei soldi voglio finanziare l’attività parlamentare dei miei rappresentanti, non mantenere attività imprenditoriali private.

Sarei più contento se quei 300 euro al mese Roberto Fico se li tenesse e prendesse qualche taxi. Quello sì che sarebbe un gesto militante (non dare i soldi alla Casaleggio, ovviamente, anche perchè prendere il taxi  a Roma, se vuoi capire il mondo, serve ).

So di essere gonzo, anche un po’ social gonzo, ma temo di essere in ottima e abbondante compagnia.

Be the first to comment on "Social Gonzi"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*