BACI DI PASQUA

Ieri sera sono andato a vedere Kissing Gorbaciov al Cine Teatro Baretti di Torino.

Ci sono film che vivono vite inaspettate, che nascono quasi per caso, con budget costruiti tra amici, e che solo in virtù della loro forza diventano film che cambiano la realtà.

Intendiamoci, il film scritto e diretto da Andrea Paco Mariani (nella foto qui a destra) e Luigi D’Afile è molto ben fatto, costruito con tutta la cura necessaria, ma sulla carta doveva rimanere un film per i festival, i circoli, le proiezione di piazza in occasione della tal ricorrenza. Poco altro. Invece no.

Kissing Gorbaciov è una storia di rock indipendente e di politica visionaria, che parte da un paesino del Salento, Melpignano. Lì il 24 luglio 1988, quindi ben prima che il Salento diventasse IL Salento, senza che se ne avesse piena consapevolezza viene data la prima picconata al Muro di Berlino, che cadrà il 9 novembre 1989. Cinquecento novantacinque giorni dopo.

FEDELI ALLA LINEA

Protagonisti del film sono soprattutto i CCCP fedeli alla linea. Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella e Fatur sono tra coloro che salgono sul palco delle “Idi di marzo” di Melpignano in quell’estate del 1988.

A volere quel festival fu l’unica giunta in terra di Puglia guidata allora dal Partito Comunista Italiano. Il sindaco, che aveva appena 26 anni, decise che il rock sarebbe stato lo strumento culturale attraverso il quale fare e costruire comunità. Fu un successo clamoroso, dagli effetti ancora più clamorosi.

Non aggiungo altro, andate a vederlo. Rimarrete a occhi e orecchie spalancate per 97 minuti. La distribuzione si affida a percorsi indipendenti, per cui non lo troverete nelle multisala dei centri commerciali (deo gratias), ma ci sono un sito e profili social molto puntuali nell’aggiornare il calendario delle proiezioni. Arriverà anche da voi.

PASQUA

Oggi è Pasqua. Non suoni blasfemo, ma Kissing Gorbaciov è stato per me il modo migliore per celebrare l’idea di resurrezione, di rinascita, di ripresa di un cammino che sembrava interrotto per sempre.

Quel che deve accadere, accade. Anche di sconfiggere la storia, anche se non sei il figlio di Dio.

Quindi buona Pasqua di rinascita ai lettori di questo blog.

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