TOPI A TEATRO

Testa o croce? Qui in cantina non è più sicuro. Nessun posto è sicuro. Dobbiamo andare via. Andare dove? Testa o croce. Dove vanno tutti. No al teatro no. Perché?

Testa o croce. Mi hanno detto che c’è da mangiare per i bambini, qualche medicina, almeno non stanno da soli. Ne sei sicuro? Testa o croce. Ti ho chiesto se sei sicuro. Qui è la morte del topo. Noi come i topi, in una cantina. Forse hai ragione. Forse.

Testa o croce. Sono solo 300 metri. Usciamo, silenzio, angoscia, corri, arriviamo. È pieno. C’è gente ovunque, troppa gente. In platea, galleria, palco. Ammassati, vocianti, dolenti. Topi, anche qui. Andiamo via, subito, ora. Perché? Ti ricordi Dubrovka? Era diverso. Sei sicuro, sei proprio sicuro che questo teatro non sia come quello di Dubrovka?

Testa o croce. Non si bombardano i teatri. Ne sei sicuro? Smettila. Non me lo chiedere più. Scendiamo con gli altri. Sembra una trappola. Per topi. Smettila ti ho detto. Prendo io la piccola così forse non piange più. Lo senti? Cosa? Sembra un fischio.

Testa o croce? Croce. È uscita “croce” amore mio, perdonami.

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