IL PREZZO DELLA VENDETTA

Davvero pensate di cavarvela così? Davvero, voi che amministrate i territori, voi che a Roma siete stati eletti per decidere le sorti di una nazione, pensate che con uno stanziamento di 2 miliardi di euro possiate mettere a tacere le vostre coscienze, di placare l’opinione pubblica e restituire verginità alla categoria che rappresentate? Sì, voi pensate di sì. Non dovreste.

Chi di noi, in quest’ultima settimana non ha sentito amici o parenti intrappolati nel fango tra Rimini, Faenza e Ravenna? I miei conoscenti che abitano lì l’hanno scampata, ma hanno tremato per sé e per i propri figli. Hanno temuto di perdere tutto, dalla casa al lavoro. E nei loro messaggi whatsapp c’era tutta l’angoscia che una situazione del genere comporta.

Troppo facile, però, dare la colpa al clima che cambia (e cambia, eccome se cambia). In un Paese dove lo sport nazionale non è il calcio, ma lo scarica barile, il climate change è l’alibi perfetto, il dito dietro il quale nascondere quelle responsabilità personali che ci sono e che sono evidenti.

Le famiglie delle 15 persone che hanno perso la vita in questa alluvione hanno diritto a qualche risposta che non sia ammantata di ipocrisia, di emozione del momento, di compassione pelosa.

C’è una domanda su tutte che pretende risposta: perchè il primo Governo guidato da Giuseppe Conte, con la complicità di Matteo Salvini e Luigi Di Maio ha smantellato “Italia Sicura, la Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, messa in piedi dal Governo Renzi nel 2014?

Secondo i tecnici ambientali, si trattava del primo piano strategico che questo Paese avesse mai avuto, per iniziare a mettere in sicurezza il territorio. Sempre a detta dei tecnici, stava funzionando piuttosto bene. Era coordinata da Erasmo D’Angelis, non uno sprovveduto di temi ambientali, in collaborazione con un architetto del calibro di Renzo Piano. I dati reperibili sul sito del Ministero delle Infrastrutture dicono che nell’arco di tre anni, sono stati investiti 2.260 milioni di euro in 1.781 opere.

Uno dei primi atti del Governo Giallo Verde fu liquidare “Italia Sicura”. La ragione era evidente: vendetta politica. L’antirenzismo è una sorta di virus al quale nessun vaccino può porre rimedio. E fa danni, enormi.

Già, ma ora chi lo spiega a quelle 15 famiglie, che dopo “Italia Sicura” nessun Governo ha avuto la capacità di creare una struttura altrettanto efficace e che, anzi, tutto si è fermato? Abbiamo perso sette anni, un’enormità se pensiamo a quanto veloce corre l’emergenza climatica. 

Il global warming è una realtà terribilmente seria e il dissesto idrogeologico di questo Paese una piaga decennale alla quale la politica non sa (o non vuole?) porre rimedio. 

I due miliardi di euro stanziati ieri non risarciscono niente e nessuno. Sono l’ennesima toppa a una coperta lisa dal tempo e dall’incuria. Solo una presa in carico del problema degna di tal nome potrà dare un minimo di senso all’immane tragedia di questi giorni.

Ma non succederà, già lo sappiamo.

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