KAPPOTTO

Ricordo che da ragazzino sia a ping-pong che a calcio balilla, il 6-0 decretava il kappotto, la fine della partita. Basta infierire, si lasciava il campo a un altro per manifesta inferiorità.

Il turno amministrativo di questo fine settimana, per il Centro Sinistra (PD più frattaglie), è stato impietoso. Un cappotto, appunto. Siamo passati da “non ci hanno visto arrivare” a “non ci hanno votato“, nel giro di due mesi.

Alla povera Elly Schlein, neo segretario del Partito Democratico, non si può imputare nulla. Però un recap vale la pena farlo:

Elly è stata (re)iscritta al partito in fretta e furia da Franceschini e Boccia con l’intento manifesto di derenzizzare in via definitiva il PD attraverso una battaglia fratricida con Stefano Bonaccini per la segreteria del partito. Sempre per amore di ricostruzione ricordiamo che Elly Schlein era vice presidente della Regione Emilia Romagna, il cui presidente è ancora Stefano Bonaccini. Fatte le dovute proporzioni, come vedere Kamala Harris che sfida Joe Biden.

A sancire la vittoria della Schlein è stato il voto alle Primarie degli elettori e dei simpatizzanti, ma non quello degli iscritti (che nei circoli avevano scelto in massa Bonaccini). A molti sembra un dettaglio, ma dettaglio non è.

In questi due mesi Elly Schlein ha evidenziato tutta la sua non abitudine al ruolo di comando. I ras di marcata fede antirenziana, possiamo dirlo, l’hanno usata: una giovane donna sessualmente libera, che piace tanto alla gente che piace e del tutto inesperta, era perfetta per il loro piano di riconquista.

Quindi: cosa poteva andare storto? Le elezioni, per esempio.

L’antirenzismo (lo stesso che ha fatto chiudere sette anni fa, senza ragione alcuna, la missione “Italia Sicura contro il dissesto idrogeologico” da Giuseppe graduidamente Conte) è una piaga che sta corrodendo dall’interno il Partito Democratico. In nome di una pulizia etnica da condurre con la massima efficacia possibile, siamo al un passo dal “muoia Sansone con tutti i Filistei“.

Sorvolo sulla strategia del Campo Largo di lettiana memoria e molto caro alla stessa Schein. Si è trasformato in campo minato e poi in campo santo in una sola tornata elettorale.

Visto che i Gemelli Diversi (Calenda e Renzi) stanno dando uno spettacolo patetico, perchè la Schlein non fa ciò avrebbe senso fare in vista delle prossime Elezioni Europee, ovvero restituire al PD la sua anima fondativa capace di guardare alla società nel suo insieme? Temo che la risposta sia semplice: perchè non ha idea di come fare e perchè a lei quel PD non piaceva.

Detto diversamente: alla segretaria del PD il mio voto non interessa. Perchè? Boh.

Ieri il Centro Sinistra (PD più frattaglie) ha perso elezioni che una volta erano il suo terreno di conquista. E lo era dai tempi del PCI. Massimo D’Alema nel 2000 si dimise (anche D’Alema ha fatto cose buone), perchè prese una terribile scoppola elettorale alle amministrative.

Alla Schlein nessuno può certo chiedere che si dimetta, ma che almeno si svegli dal torpore. Oltre i sacrosanti diritti LGBTQ+ c’è di più, molto di più. Si è incartata come una dilettante sull’armocromia, si è fatta fregare da Franceschini, Boccia, Conte e pure da Landini. Anche basta no?

Nel 2024, se perdura la catatonia del Terzo Polo, alle elezioni Europe vorrei almeno poter considerare l’idea di votare Partito Democratico. Magari dopo aver ascoltato un discorso programmatico degno di questo nome.

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