Sacra Famiglia

Lo confesso (e forse in qualche mio vecchio post l’ho già fatto), ma il Family Day e l’ansia cattolica di difendere la famiglia tradizionale dagli attacchi della presunta lobby gay, non scalda il mio cuore indurito dall’età.

Quando leggo teoria del gender devo andare su Wikipedia, quando sento valori non negoziabili metterei mano alla pistola, quando ascolto Mario Adinolfi, benedico Valdo e tutti gli eretici che dagli albori del cristianesimo sono giunti fino a noi.

Mi sembrano tutti marziani. Davvero. Ai miei fanciulleschi occhi, quello dell’amore tra le persone appare un tema facile facile. Una roba da dibattere con serenità al bar, davanti a un buon dolcetto.

Invece no. Ci inventiamo una crociata. Così, perchè tiene giovane lo spirito.

Due si amano a tal punto da volersi sposare. Beati loro. No, perché sono dello stesso sesso. E quindi? Sì, ma non possiamo chiamarlo matrimonio. Perché?  Ed inizia così la sinfonia delle unghie abbarbicate ai vetri.

Sì, ma allora niente figli. Perché tutti hanno diritto ad avere una mamma e un papà (ho conosciuto papà e mamme che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico, figuriamoci a un bambino), e poi no e ancora no alla stepchild adoption. E vai giù di Wikipedia. Di nuovo. E il rumore delle unghie sui vetri, anche se in inglese, diventa assordante.

Come già in molti hanno fatto notare, tra il serio e il faceto, Gesù era figlio di Maria di Nazareth, ma non di Giuseppe. Su questo c’è tanto di dogma. Non si discute.

Il papà biologico di Gesù, è Dio, il quale, essendo immateriale (anche su questo siamo in piena dottrina) o si è servito dell’ Arcangelo Gabriele (a me non l’ha mai contata giusta il ragazzone bello, biondo, quasi nudo e con le ali, ma è notorio che io sia un malpenSante ), oppure siamo di fronte al primo caso (mica cotiche) di fecondazione eterologa.

Se poi mettiamo giù il carico da novanta, cioè che Dio, in quanto tale, non è né uomo né donna, eccoci al cospetto di un possibile caso di fecondazione eterologa con un padre che al 50% possiamo considerare donna.

Voglio dire: alla faccia della famiglia tradizionale. Eppure è sacra, e io mi associo.

La sacra famiglia è quella del Vangelo: un po’ caotica, ma efficace. Maria era una tosta, si sa, il figlio ha fatto quello che ha fatto e il padre vero, cioè Dio, è uno/una che ha creato il mondo in 7 giorni.

Scusa se è poco.

Non è un caso che io stimi moltissimo Giuseppe il Falegname che, per amore, solo per amore (invito alla lettura di Pasquale Festa Campanile), ha amato Maria come la migliore delle mogli e Gesù come fosse figlio suo. Senza battere ciglio.

Salutatemi Adinolfi.

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