Vota Emma

 

Si avvicina il tragic moment delle elezioni. Dopo avere intuito (ma non capito) il sistema elettorale, inizio ad orientare definitivamente il voto che darò.

Nel mio collegio il PD (partito che storicamente sento affine, ma che oggi, invece, riesce a provocarmi numerosi eczemi cutanei) per fortuna presenta due ottimi candidati.

Alla Camera voterò Umberto D’Ottavio, che conosco personalmente e che stimo, deputato uscente, ex Sindaco della città nella quale vivo, fedina penale e storia personale limpida come acqua di sorgente. Al Senato voterò Stefano Esposito, che vive sotto scorta per avere sfanculato un po’ di volte i massimalisti del giro NOTav (e già solo per questo gli dichiaro amore eterno), ma che oggettivamente è più antipatico di una vecchia suocera incartapecorita nell’anima dalla vedovanza.

Entrambi hanno lavorato molto nella legislatura appena finita, con presenze per D’Ottavio al 95%  e per Esposito l’ 80% (sul sito Openpolis trovate tutto). Lo stipendio, insomma, se lo sono guadagnato. Meritano il bis.

Detto ciò, uno dei due voti di lista (non so ancora se Camera o Senato, deciderò in cabina) non lo darò al PD, ma alla lista di Emma Bonino (+ Europa). E lo farò per più ragioni (diciamo dieci ragioni, che fa figo):

1. è una donna

2. ha alle spalle più battaglie per i diritti civili del Mahatma Gandhi e Martin Luther King messi insieme (si fa per dire, ma rende l’idea)

3. Condivido in toto la sua visione liberista dell’ economia  (soprattutto per quello che concerne il ruolo del sindacato, la privatizzazione della RAI e altre battaglie dello stesso tenore)

4. ha subito per decenni uno stalker come Pannella sopportandolo con materna pazienza (mettetevi nei suoi panni e poi ditemi)

5. è stata già Ministro (e Commissario Europeo) facendo sempre molto bene (verificate con calma su Wikipedia)

6. non si è mai trovata in un’aula di Tribunale a dover rendere conto dei propri comportamenti politici (come sopra)

7. è nata a Bra, in provincia di Cuneo, dove si mangia e si beve divinamente (do you know “salsiccia di Bra”? No? Are you Vegan? Peggio per te).

8. ha 70 anni, ma ragiona con la testa che aveva trent’anni fa

9. è gentile, ferma, educata nel dibattito politico

10. se ne è sempre fottuta, per prima e per davvero, della partitocrazia, combattendo negli Anni Ottanta come una leonessa contro DC, PSI e il Manuale Cencelli (notare che Renzi Matteo e Di Maio Giggino non erano ancora nemmeno spermatozoi)

E’ tutto. Saluti.

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