POTERE OPERAIO

Quando l’Inter perde contro la Juve (è successo ieri per la volta numero 112, su un totale di 247 incontri dal 1909 ad oggi. 60 sono stati i pareggi), mi assale una tristezza funebre inconsolabile. Per molti di voi è solo una partita di calcio (e avete ragione), per me no. Per me, interista torinese, è la sconfitta della classe operaia. Del male che prevale sul bene, del ricco che schiaccia il povero.

La colpa è di mio padre, baracchino Fiat, operaio a Mirafiori, che mi ha inoculato un misurato, ma fermo odio di classe. Però, essendo lui un bravo cristo, tra l’opzione “abbasso il padrone” (cioè Agnelli) e “abbasso la Juve” (cioè il giocattolo preferito degli Agnelli) ha scelto la seconda.

Secondo papà Rocco, se sei un operaio Fiat che vive a Torino, è dovere tuo e della tua discendenza non tifare per la Juve e augurarsi in ogni circostanza una sua sconfitta. Il pareggio era ritenuto un male minore, sopportabile.

La storia ci dice che questa posizione è stata assolutamente minoritaria: le fabbriche torinesi sono sempre state un inesauribile bacino di fedelissimi tifosi bianconeri e di adulatori della Famiglia Agnelli declinata in ogni sua forma.

Il mio interismo è un fatto quasi accidentale, legato alla figura di Sandro Mazzola, figlio di Valentino, bandiera del Grande Torino, unico vero alter ego della Juve. Mazzola voleva dire: “abbasso la Juve“.

Poi c’era il nome: Internazionale. Un richiamo solo semantico, ma suggestivo, all’Internazionale Socialista (mio padre ha vissuto nel mito di Giacomo Matteotti e Sandro Pertini), che si contrapponeva perfettamente all’anima capitalista della Fiat, quindi della Juve.

L’utopia politica, in fondo, non è così lontana da quella sportiva.

C’è però una domanda che, se trovasse risposta, potrebbe porre fine ad ogni querelle: Antonio Gramsci che un po’, il football delle origini lo seguiva e che a Torino ha vissuto diversi anni, per chi faceva il tifo?

PS Nel fotogramma, è immortalato il momento esatto nel quale, ieri, il potere operaio è stato sconfitto dal capitale.

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