POLICE ON MY BACK – Italia Rossa giorno 31

Quando tutto questo sarà finito, uno degli argomenti di cui saremo ghiotti (chiacchierando abbracciati al pub ebbri di luppolo) sarà: “Quella volta che mi hanno fermato i pulotti“.

Questo post nasce da un post letto su Facebook (questo). In sintesi: un amico è stato multato in una piazza, mentre, a pochi passi da casa, stava facendo fare la cacca al suo cane, perchè secondo il difensore della legge che lo ha intercettato, quella piazza era da considerarsi “giardino”. Per chi è di Torino, si tratta del piazzale Valdo Fusi. Sì, quello che “copre” il parcheggio multipiano sotterraneo. Non aggiungo altro, fa già ridere così.

Negli ultimi giorni si moltiplicano le segnalazioni di vigili urbani, carabinieri e poliziotti (per la cronaca: sono un ex Carabiniere Ausiliario, 136° Corso, assegnato al Battaglione Lombardia nel lontano 1986) trasformatisi in Sceriffi della Contea, tutori di una e una sola legge: la propria.

Ovviamente la parola d’ordine per i malcapitati è: RICORSO!

Ho chiesto il parere a un avvocato. Uno che stimo molto e che ha parecchi anni di esperienza alle spalle. Nel foro cittadino, quando apre bocca, i colleghi lo stanno ad ascoltare e qualche volta prendono anche appunti.

Ci siamo scambiati qualche whatsapp. Li riporto qui, quasi fedelmente. Ho giusto edulcorato un paio di vaffanculi.

LUI “Ho letto il post di cui parli. Ci sono quelli, che con una divisa addosso, si montano la testa. Il guaio sono loro, inutile girarci attorno. Buzzurri che si ergono a fini ermeneuti delle norme, che confondono l’arbitrio con le regole, le opinioni con le interpretazioni secondo legge.

IO “Secondo te cosa conviene fare: non firmare, non pagare, fare ricorso?

LUI “Firmare o no, non cambia nulla. Io non pagherei, perché oltre al merito bisogna vedere se quei verbali sono formalmente a posto. Poi, in sede di ricorso, si vedrà.”

IO “Quindi stiamo per intasare la già non perfettamente oleata macchina della giustizia italica?

LUI “Le sanzioni sono necessarie e l’efficacia dissuasiva della sanzione amministrativa rispetto a quella penale, in questo caso, è enormemente maggiore. Se avessero mantenuto il 650 del Codice Penale (“inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”), come nei primissimi decreti, certamente sarebbe finito tutto in vacca o in amnistia. Ciò che non funziona è da un lato il fatto che le norme sono scritte male, dall’altro che provengono da più fonti: Stato e Regioni

IO “Quindi passando dalla sanzione penale a quella amministrativa si sono salvati i tribunali dal collasso?

LUI “Certo. Però i ricorsi li potrai fare in Prefettura o dal Giudice di pace e in entrambi i casi si tratterà di discutere (tra non meno di un paio di anni) di una questione di fatto che a seconda del funzionario o del giudice che avrai di fronte finirà bene o finirà male. Tutto in base a variabili incontrollabili. E questa è la cosa che più mi fa girare le balle: che i nostri diritti e i nostri doveri vadano a finire nella ruota della fortuna..”

Sbaglierò, ma da qualche giorno ho la sensazione che sia necessario comprare la vaselina piuttosto che le mascherine.

Ma ora corri, there is Police On My Back!

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