ALAMO

La prima volta non si scorda mai. Anche se non ti è piaciuto, anche se ci scrivi un libro, come ho incoscientemente ho fatto io. Il primo lockdown ci ha massacrato le budella, ma quando è finito ci siamo sentiti come il popolo ebraico che, arrivato sull’altra sponda con il fiato grosso e fratture multiple, si gira e fa il dito medio agli egiziani che annaspano nel Mar Rosso sotto la regia di Mosè.

Adesso no. Adesso va in scena “Fort Alamo” e io non sono David Crockett.

Per portarmi avanti sulla tabella di marcia ho anticipato la Festa dei Morti (sai che festa…) e domenica scorsa sono andato al cimitero a trovare Rocco e Rosa. Ci vado di rado, il meno possibile, perchè non riesco a trattenere le lacrime. Arrivano improvvise, senza darti il tempo tecnico di controllarle. Come i gol di Recoba. Mica tira da laggiù? Ma sono 40 metri! Ma è scemo? Invece tira. Gol. E che gol.

Che poi non è “dolore”, è un sentimento diverso, prima sconosciuto. È sereno, liberatorio, persino romantico. Oserei dire bello. Come un gol di Alvaro El Chino Recoba, appunto.

Quindi, anticipata la festività funebre, non mi resta che attendere il corso degli eventi.

L’assedio è in corso. Fort Alamo ha le ore contate, il Texas cadrà, inutile illudersi. Devono solo chiudere il cerchio e ri-chiuderci in casa. Di nuovo. Alternative, ora, non ce ne sono. Gli ospedali traboccano, il contagio dilaga, si intuba come se non ci fosse un domani, l’olio santo scorre copioso. Come se non bastasse, inizio pure ad avere anche un filo di fifa. È persino tardi per incazzarsi con qualcuno (Giuseppi, che te devo dì?) o qualcosa (la sfiga, i pipistrelli, la VAR?).

I messicani sono alle porte. In genere non bussano. E io sai cosa faccio? Mi riguardo i gol di Recoba.

 

 

8 Comments on "ALAMO"

  1. Commovente. Sei un gran narratore.

  2. anche a me le lacrime, quelle lacrime, arrivano senza dare il tempo di controllarle

  3. Bello il paragone con i goal. Ci sono cose che non si riescono a spiegare fino in fondo, come i sentimenti, le lacrime che tu racconti. Il Covid ci allontana, forse rimarrà la scrittura a tenerci vicini. Dunque scrivi Sante, che tu sei uno bravo.

  4. Bellissimo!!!

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