MORIRE DI CARBONE IN GERMANIA

Sabato 15 aprile si sono spente le ultime 3 centrali nucleari ancora attive in Germania. Peccato rimanga aperta una questione complessa. L’obiettivo di sostituire in tempi brevi l’energia prodotta da quelle centrali con energia derivante da eolico e solare è miseramente fallito. Il Governo ha così deciso di uccidere ogni anno circa un migliaio di cittadini tedeschi riaprendo le centrali a carbone. Non sembri eccessivo. Tecnicamente è ciò che la Merkel prima e Scholz poi hanno deciso di fare qualche anno fa.

I dettagli lì trovate in questo esauriente articolo su ilPost.it

Peccato, perché le centrali nucleari sono lo strumento più sicuro per produrre energia e lo fanno a zero emissioni di CO2. Solo che non lo si può dire. Non in Germania, tantomeno in Italia, dove l’avversione al nucleare è stata confermata da ben due referendum e da una disinformazione tanto radicata quanto imbarazzante. Da noi un dibattito serio che entri nel merito delle questioni nemmeno inizia. Ci siamo scavati la fossa da soli e fingiamo anche di non saperlo.

Lorenzo Magnea, che insegna Fisica all’Università di Torino e che ha il dono raro di saper raccontare e far comprendere le cose di scienza anche agli inetti come me, è un profondo cultore della materia. Un suo bell’articolo comparso recentemente su Mondoeconomico.eu delinea perfettamente la situazione. Leggetelo, lo trovate qui.

Intanto allego un video del prof. Magnea che, in appena 4 minuti, spiega tutto ciò che è bene sapere quando parliamo di nucleare. Guardatelo e diffondetelo.

Non esiste transizione energetica senza nucleare, nessun mondo carbon free potrà nascere senza il contributo dell’energia prodotta dalle centrali nucleari.

Se poi volete approfondire ulteriormente, c’è sempre Luca Romano, l’Avvocato dell’atomo. Anche lui torinese, anche lui fisico ed ex allievo di Magnea.

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