Aprile 2001. Dublino. Ero in coda al supermercato (se volete conoscere a fondo il luogo nel quale vi trovate dovete sempre fare un giro tra gli scaffali del supermercato di zona). Disciplinato e silenzioso. Perfino curioso. A rompere l’idillio, l’apertura di una cassa, alla destra di quella alla quale mi trovavo in coda.

Sono entrato nel panico. Mi sono reso conto, non trovandomi in Italia, di non avere la minima idea di come ci si comporti quando, in coda alla cassa di un supermercato, se ne apre una fino a quel momento chiusa.

Da noi è facile: corri, superi, ti catafotti. Spintoni fino a conquistare la pole come Valentino Rossi nel giro lanciato e, poi, con occhio furbo e goduto guardi di sottecchi coloro che erano in coda prima di te alla vecchia cassa e che ora, italico sornione, tu superi in scioltezza grazie a una sgommata di carrello. Mentalmente gli fai anche il dito medio. 

Ma in Irlanda?

Nel dubbio non mi sono mosso di un millimetro. Mi attendevo uno sciame sismico alle spalle. Orde di uomini e donne con i capelli rossi e le lentiggini che si catapultavano alla cassa open.

Invece no. Nulla. Fermi. Dopo tre secondi di placida calma, il primo cliente in coda dopo quello che stavano servendo, si sposta lentamente verso la cassa libera. E così, pacificamente, fanno quelli dietro di lui. Quando arriva il mio turno resto piantato a terra. Fissile. Italicamente fissile. Qui sono e di qui non mi sposto. Quello dietro di me fa altrettanto e così via. Non si “ruba” il posto quando si è in coda. Neanche a questo imbecille di italiano (perché si capiva che di un italiano si trattava) che non ha capito un belino di come ci si comporti al supermercato.

Dietro la guerra in corso tra Grecia e Germania non c’è la Troika, Bildemberg, la dittatura della finanza, delle banche, la Merkel e il suo insopportabile ministro delle finanze. C’è solo un modo profondamente diverso di intendere la coda al supermercato. Noi siamo i greci (e gli spagnoli, i portoghesi, i casinari, i fantasisti, gli improvvisatori). I tedeschi sono quasi tutti gli altri. In Europa.

Il problema è antropologico, non economico. Che è anche peggio.

La nuova Europa facciamola nascere al supermercato.